DON ANTONIO MAZZI TRA NOI

Martedì 13 dicembre ore 21 in chiesa parrocchiale

“Come vivere la famiglia in tempo di crisi?” attraverso la sua esperienza di prete, di educatore, di padre, di “tanti figli” a cui ha dato speranza a loro e alle famiglie, ci aiuterà a capire e a rompere quei lacci che impediscono alle famiglie di realizzare ideali e progetti e tornare “a fare famiglie per sognare”. In un libro scritto da don Antonio, “Di squola si muore?”si legge: “ è la famiglia il luogo dove si incontrano le più avvincenti dinamiche per fuggire le sabbie mobili che paralizzano ideali e progetti. Dopo le grandi guerre e gli anni della ricostruzione parallelamente agli anni di piombo e alla contestazione del ‘68, ma anche agli inizi di questo nuovo secolo, alcuni cecchini hanno preso di mira la famiglia e la vita centrando il bersaglio. Il dubbio: “se vale la pena fare famiglia” ha cominciato a rovinare i rapporti più veri. Questa sensazione ci ha resi più fragili, timorosi di affrontare e sopportare le pur minime difficoltà, diffondendo la paura del rischio con ricadute sulla stabilità degli affetti famigliari. Per questo una delle opere più urgenti e belle è ristabilire la progettualità di coppia che non badi solo a guardarsi negli occhi, ma a guardare uniti e ottimisti un progetto di vita capace di amare se stessi e gli altri. Perché questo si può: questo ci dice la realtà”. Anche Benedetto XVI in un recente discorso dice: la famiglia è il luogo privilegiato di educazione umana e cristiana. Vi sono ambiti nei quali la famiglia cristiana deve essere protagonista: l’educazione dei bambini, adolescenti e giovani all’amore, inteso come dono di se e comunione, nella preparazione dei fidanzati alla vita matrimoniale, l’attenzione e la cura delle coppie giovani, le esperienze associative con finalità caritative, la pastorale delle famiglie per le  rivolta all’intero arco della vita “valorizzando il tempo del lavoro e quello della festa”.