Parrocchia
SS. Gervasio e Protasio - BARIANO (BG)
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VITA DELLA
COMUNITA
Parrocchia SS. Gervasio e Protasio BARIANO
13 - 20 dicembre 2009
III
DOMENICA DI AVVENTO
E noi che cosa dobbiamo fare?
Alle folle che erano accorse a farsi battezzare al fiume
Giordano, Giovanni il Battista diceva:Razza di vipere,
chi vi ha insegnato a sfuggire allira imminente? Fate opere
degne di conversione!. Il Vangelo di oggi ci presenta
tre gruppi distinte di persone: le folle, i pubblicani, i soldati
che chiedono che cosa devono fare. La risposta di Giovanni il
Battista non sarà un invito a fare qualche cosa che riguarda
Dio, la religione o il culto. Sarà un invito a cambiare il
comportamento nei confronti del prossimo. Alle folle
dice:Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha e
chi ha da mangiare faccia altrettanto. Ciò che conta
quindi è la condivisione con il prossimo. Con
il Battista inizia a cambiare il rapporto con Dio che poi sarà
portato a compimento da Gesù. Cambia anche il senso di peccato:
il peccato non è un offesa a Dio ma un offesa alla dignità delluomo.
Ecco perché bisogna riparare. Alcuni cristiani chiamano spesso lamore
al prossimo volontariato quasi che fosse un pallino
per qualcuno o per preti o Vescovi di frontiera. Lamore
per il prossimo è un precetto, tanto che se non si compie è
peccato.
Ai pubblicani. Categoria dannata, riscuoteva
soldi per i romani che occupavano la Palestina, rubavano
aumentando le tasse. Anche loro vanno a farsi battezzare e
chiedono :Cè speranza per noi o siamo condannati
oltre che dalla gente anche da Dio?. Sorprende la risposta
di Giovanni. Non chiede di cambiare mestiere ma dice :Non
esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato. E
uno scandalo. Anche gli immorali si ammettono alla conversione e
alla salvezza. Ai soldati dice:Non
maltrattate, non estorcete denaro, non fate violenza o abusi.
Conclusione. Tutti possono convertirsi a partire dalla propria
situazione di vita ad una condizione: è necessario dare qualcosa
di sé al prossimo. Nel Vangelo il verbo amare
si traduce con il verbo dare come dice il
Battista nella normalità della vita. Dice il profeta Sofonia: Lamore
rinnova, la paura e legoismo invecchiano il cuore.
Per amore
di verità:
Sparata leghista sul cardinal Tettamanzi. E
bufera!
Che cosa ha detto di così strano e scandaloso il cardinale da
dover intervenire persino il Vaticano nella persona del Card.
Bertone a difenderlo.
Esaminiamo i fatti. Il Card. Tettamanzi nel
consueto discorso alla città di Milano nella vigilia di SantAmbrogio,
citando lart.2 della costituzione, ha parlato del ruolo
tipicamente sociale e politico della solidarietà, ha esortato ad
uno stile di vita sobrio a partire dalla crisi economica che
stiamo vivendo. Di fronte agli sgomberi dei campi rom (lultimo
in zona Lambrate ostacolato dalla gente del quartiere) ha detto:
E un azione di forza, senza alternativa e prospettiva
e quindi senza finalità costruttive. Tra le altre cose
dette, ha messo in guardia da una politica dellimmagine e
che limpegno per lExpo 2015 non faccia dimenticare i
veri problemi della città. Apriti cielo! La Padania titolava leditoriale
del suo giornale Onorevole Tettamanzi chiedendosi se
il discorso era fatto da Vescovo o da capo musulmano o da
onorevole di sinistra. LOn. Calderoli sostiene che la curia
di Milano è in mano ai cattocomunisti e che lArcivescovo
dice parole che non centrano con il suo
territorio. Sarebbe come mettere un prete mafioso in Sicilia.
Si chiede poi:Perché Tettamanzi non è intervenuto in
difesa del crocifisso? Perché parla solo dei rom?. Cè
da chiedersi cosa ha detto di così irritante e scandaloso il
Vescovo di Milano. Non ha fatto altro che ripetere e
ribadire quello che dice Gesù nel Vangelo. Ce lo ricorda molto
bene il Vangelo di questa domenica nella predicazione di Giovanni
Battista. Daltra parte lo stesso Card. Tettamanzi con la
semplicità e la bontà, alla Papa Giovanni XXIII, di fronte a
tanto chiasso ha detto: La mia bussola è il Vangelo e le
esigenze profonde stampate in ogni persona che soffre o è
perseguitata. E mio compito richiamare da cristiano e da
pastore, la comunità cristiana alla propria vocazione e impegno
per la solidarietà, la giustizia e la legalità,
valori fondamentali di una cittadinanza responsabile. In questo
momento riscopro il dono della libertà che trova radice e forza
nella responsabilità. Se assalito, continuerò a fare il
buon pastore. E i politici di destra e di sinistra? Sono
arrivati puntuali come un orologio svizzero a dare la loro
solidarietà al Cardinale per non farlo sentire solo! Ma lui sa
già che al prossimo sgombero, il 181esimo della giunta Moratti,
non ci sarà la fila di politici solidali al suo fianco
disposti a spendersi e a impegnarsi per contrastare queste
azioni di forza senza finalità costruttive. Sarà come
sempre solo a difendere i deboli!
Solo
ma con la forza nel suo Signore!
Natale dello Sportivo Martedì 15 dicembre, ore 20,30 S.MESSA |
Giovedì 17 dicembre S.Messa e scambio degli
auguri ore 20,30 |
Lunedì 14 dicembre ore 21,00 Consiglio
Pastorale Parrocchiale |
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